Pannelli solari o pannelli fotovoltaici. Cosa cambia, e qual è la differenza?
Entrambi catturano l’energia che il sole ci regala ogni giorno gratuitamente e la mettono a nostro servizio, ma il modo con cui lo fanno è radicalmente diverso. Al di là di tutto, cosa conviene oggi?
L’abbiamo chiesto a Daniele Raffaelli, presidente della cooperativa “La Traccia” e vicepresidente del consorzio Cerv.

È da ormai una ventina d’anni che vediamo pannelli sopra le case. Cosa sta cambiando nel 2017?

Stiamo assistendo ad una piccola rivoluzione. Qualche anno fa avevamo da una parte i pannelli solari, i primi ad arrivare sulle nostre case, quelli che trasformano il calore del sole in acqua calda, per scaldare casa o per usi sanitari, e dall’altra i pannelli fotovoltaici, che producono direttamente energia elettrica.
Oggi, però, dato che stanno prendendo sempre più piede nelle nostre case, al posto delle caldaie a gas, le pompe di calore ad energia elettrica, sta diventando sempre più conveniente puntare tutto sui pannelli fotovoltaici.

Cosa significa questo?

Se pure l’acqua calda viene prodotta dall’energia elettrica, conviene investire risorse (e soprattutto impiegare lo spazio sul tetto) per pannelli fotovoltaici, dato che producono un’energia molto più versatile. Se infatti dai pannelli solari possiamo ricavare solo acqua calda, con i pannelli fotovoltaici invece possiamo disporre di energia elettrica da usare in ogni modo.

Sì, però l’energia elettrica possiamo usarla solo mentre viene prodotta dai pannelli. Di notte cosa facciamo?

Le cose stanno cambiando, e in fretta. Stanno sempre più prendendo piede sistemi di accumulo efficienti ed economicamente vantaggiosi, in buona sostanza batterie per la nostra casa che si ricaricano di giorno e rilasciano energia di notte. Nei nuovi cantieri Cerv le case saranno dotate di predisposizione di ciò che fino a pochi anni fa veniva considerato fantascienza.

+ Energie rinnovabili

 – CO2

= Lotta al surriscaldamento del pianeta

Insomma, la casa del futuro non avrà bisogno di energia dall’esterno?

Praticamente sì: ovviamente l’allacciamento alla rete di energia elettrica sarà comunque necessario per le giornate invernali particolarmente buie o per eventuali guasti della batteria, ma in linea di principio le case Cerv del futuro saranno riscaldate, raffrescate e ventilate attraverso l’utilizzo dell’energia rinnovabile immessa direttamente dai pannelli fotovoltaici o stoccata nelle batterie domestiche. L’energia prodotta non riguarderà solo il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria delle pompe di calore, ma anche l’utilizzo dei vari elettrodomestici. Il gas non dovrà più entrare in casa, anche per via della sostituzione dei fornelli a gas con quelli ad induzione.

Fare il “pieno” all’auto direttamente in garage con l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici diventerà affare quotidiano.

Si può sognare in grande?

Esattamente: pensiamo solo all’arrivo delle nuove automobili ibride o totalmente elettriche. Entro pochi anni i pannelli fotovoltaici sul tetto di una casa Cerv potranno addirittura farci il pieno alla macchina.

Il portafoglio ringrazia…

Non solo vivere in una casa di questo tipo sarà conveniente, ma ci aiuterà a combattere contro i cambiamenti climatici. Le normative europee vanno proprio in questa direzione: pompe di calore in sempre più case e meno consumo di combustibili fossili inquinanti.