COMUNICATO STAMPA

Padova, 20 gennaio 2015 

TORNA A CRESCERE IL VALORE DELLE NUOVE CASE
Raffaelli, vicepresidente del Cerv: «Avevamo toccato il fondo, ora si riparte. Il mercato sta premiando la qualità e le innovazioni tecniche».

I dati pubblicati dall’Istat lo scorso 8 gennaio, prime stime sull’edilizia del terzo trimestre 2014, non sono ancora tali da far cantare vittoria, ma rappresentano, per la prima volta in più di due anni, un importante segno di ripresa.

Il valore delle abitazioni nuove è infatti salito, tra luglio e settembre 2014, dello 0,7%. Si tratta del primo segno positivo dal secondo trimestre 2012. Continua invece il calo del prezzo delle vecchie abitazioni. Per trovare un segno “più” per il “mattone usato” bisogna tornare addirittura al 2011. A favorire il trend anche il fatto che l’offerta di case nuove è ancora limitata rispetto a quella totale: sempre secondo i dati Istat sono meno di 15 mila, in tutta Italia, i nuovi alloggi che ogni trimestre vengono immessi sul mercato.

Daniele Raffaelli, vicepresidente del consorzio di cooperative edilizie Cerv, scorge nei numeri un’inversione di rotta decisiva: «Avevamo toccato il fondo, ora finalmente si riparte. Ce ne stiamo accorgendo anche in maniera diretta stando sul mercato». Ma è una ripartenza basata su nuovi presupposti, molto diversi rispetto al passato: «Negli ultimi cinque anni gli standard nel campo dell’edilizia si sono innalzati vertiginosamente, aumentando più che mai il gap qualitativo tra il nuovo e il ”vecchio”. La crisi ha imposto di puntare non più sulla quantità, ma sulla qualità, sia in termini di comfort, che di risparmio energetico, che di attenzione all’ambiente». I dati Istat confermano che il mercato ha cominciato a premiare questa evoluzione. In buona sostanza: «Chi deve comprare casa, potendo scegliere, punta molto più sulla qualità di vita che le nuove tecniche garantiscono».

Raffaelli continua: «La nostra realtà, che opera nel campo delle abitazioni per il ceto medio da quasi 40 anni, ha imboccato la strada dell’innovazione e della qualità da molto tempo. Questo ci sta premiando». E fa una previsione: «Questo trend si confermerà anche nei prossimi mesi e diventerà il motore propulsore della rigenerazione di quartieri obsoleti e della riqualificazione delle vecchie case. Nel lungo periodo contribuirà non solo alla ripresa economica, ma anche a migliorare la qualità di vita nelle nostre città e nei nostri paesi».

Con preghiera di pubblicazione
340/5775560 – Andrea Canton – ufficiostampa@cerv.net

 

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